giovedì 6 gennaio 2011

All'imbocco del viale di cipressi dell'Abbazia

Il portale dell' "Uomo Nuovo"

Il 20 luglio 2008 in questa Abbazia sul Lago si è svolta la cerimonia di apertura di un portale energetico, chiamato il “Portale dell’Uomo Nuovo”.
Erano circa le 18.00, eravamo in sei persone : Monica, Fabrizio, Elisa, Carla, Filippo, Federico.
Monica ci ha diviso in tre coppie, assegnando ad ognuno il suo compagno: Monica-Fabrizio, Carla-Filippo, Elisa-Federico.
In realtà la cerimonia era stata prevista per sole 4 persone: Monica, Fabrizio, Elisa e Carla (1 coppia e 2 donne testimoni)…poi una serie di circostanze ha fatto in modo che insieme a noi ci fossero Filippo e Federico (due uomini), ma ancora Monica era convinta che la cerimonia dovesse essere fatta solo dalle 4 persone nominate, me l’ha ribadito ulteriormente appena entrati nel piazzale dell’Abbazia. Avevo già detto a Filippo di portare Federico a fare un giro dell’Abbazia mentre noi svolgevamo il rituale e lui mi aveva detto ok.
Monica sabato mi aveva telefonato raccontandomi d’un fiato una serie di eventi molto forti da lei vissuti negli ultimi giorni e preannunciandomi questo rituale che si doveva fare assolutamente entro il giorno 20 luglio, al tel. era molto concitata ed io ero un po’ preoccupata…non capivo bene fino a dove voleva arrivare. Ho pregato tutta la notte per questa cosa e la mattina sono andata a messa insieme a Filippo, Fabrizio e Rossella, dai frati cappuccini di Barbarano, ho pregato Filippo di dire un Rosario, a Simonetta di mandare i simboli di guarigione alla cerimonia e a Gaia di mandare Reiki a Monica ed Elisa dal giorno prima, avevo anche pensato di andare noi quattro alla Madonna del Rio e di recitare un Rosario tutti insieme prima di andare all’Abbazia, ma non c’è stato il tempo perché Michele (mio figlio) mi ha chiesto di fargli una lezione di guida.
Non so perché, non avevo idea di quello che Monica aveva intenzione di fare, ma sentivo il bisogno, la necessità profonda di una protezione grande e di una guida dall’alto. Il fatto che ci fosse Filippo mi ha rassicurato molto, come Cavaliere Templare il suo compito è quello di custode, quindi la sua presenza voleva dire: siamo autorizzati a procedere.
Federico non so come è arrivato fino a lì, ma Federico per me è sempre una figura rassicurante, lui è sempre stato silenziosamente al mio fianco in ogni momento difficile o gioioso della mia vita, è un AMICO VERO per cui mi sentivo serena e affidata, avevo fatto tutto quello che umanamente mi era stato possibile fare, seguendo a tratti il cuore e a tratti la mente, ascoltando la paura ma seguendo il sentire profondo, ed eccoci tutti lì, davanti alla fontana all’imbocco del viale di cipressi dell’Abbazia. Stavo per dire a Filippo che era arrivato il momento di portare Feerico a fare un giretto, quando Monica ha iniziato a parlare cambiando repentinamente il programma e dicendo che visto che eravamo in 6, 3 uomini e 3 donne, quindi 3 coppie, avremmo fatto tutti quanti il lavoro ed ha iniziato a spiegarci…
Avremmo dovuto incamminarci a coppie lungo il viale fino al portale dei cipressi, gli uomini a sinistra e le donne a destra, poi al portale ci avrebbe spiegato il resto.
La cerimonia in sé mi piaceva molto, ma quando Monica ha scelto le coppie ho provato un moto di disappunto nel ritrovarmi accoppiata con Filippo, non perché a Filippo non voglia bene, ma perché se avessi potuto scegliere avrei scelto di farlo con Federico, con lui è rimasto aperto un cerchio 29 anni fa e mai più c’è stata l’occasione per chiuderlo…ancora una volta dovevo rimandare…ma tutto è nella perfezione divina ed ho accettato ciò che Monica aveva deciso per noi. Siamo arrivati al portale dei cipressi e per tutto il tratto di strada continuavo a sentire il rammarico, la delusione e l’esclusione, ancora una volta un’altra donna aveva deciso della mia vita e per l’ennesima volta a me toccava tacere…quanto dolore in questo, ma anche quanta fiducia nel processo che stava avendo luogo, in fondo Monica è una mia Maestra ed è una donna, in questo periodo con Chiara sto lavorando a livello profondo sul ritrovare la fiducia nel femminile, nel contatto con la Madre…se la madre ancora una volta mi chiedeva una rinuncia, voleva dire che era giusto così!
Arrivati al portale Monica ci ha fatti sedere tutti in cerchio per terra ed ha iniziato a parlare…ha parlato di un processo di purificazione iniziato per lei e Fabrizio il 30 di giugno, del viaggio dei giorni precedenti a Les S. Marie del la Mèr dei messaggi ricevuti e del significato simbolico di questi messaggi…del termine del processo di purificazione il giorno 21 luglio, proprio oggi mentre vi sto scrivendo. Monica ha detto che le è stato comunicato in canalizzazione che era necessario fare, prima del tramonto del 21° giorno di purificazione (quindi domenica 20 luglio), una cerimonia di apertura di un portale energetico per permettere all’energia dell’ “Uomo Nuovo” di ancorarsi nelle griglie terrestri, le è stato anche indicato il luogo ed è l’Abbazia in cui siamo, di più Monica non sapeva dirci, né sapeva dirci dei risvolti di questo processo, l’unica cosa che ci chiedeva era un SI totale al processo. Altra cosa di cui ci ha parlato era che sentiva che tutto quello che stavamo per fare era legato ad una pulizia profonda a livello sessuale sia maschile che femminile, aveva a che fare con la sacralità della sessualità, messo tutto questo in evidenza dalla tragica morte di Giacomo avvenuta il giorno prima e dalle circostanze della sua morte che non descriverò in questo contesto poiché molto riservate.

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Quindi per ritornare all’essenza della cerimonia ognuno di noi avrebbe dovuto focalizzare un’intento da portare lungo tutto il viale, percorso a ritroso…“dalla morte alla vita”…dal cimitero dell’Abbazia alla fontana della “Luna” (arcano n. 18 dei tarocchi), soglia dell’abisso della conoscenza del bene e del male, dove l’ “albero del bene e del male” si trasforma in “albero della conoscenza” e lo Spirito Santo può iniziare la sua discesa fino al Regno (Malkut, la TERRA) attraverso la colonna centrale trascendendo la dualità e quindi l’illusione.

Arcano n. 18 - La Luna
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Per me è stato chiaro fin da subito l’intento che mi apparteneva: era l’INTEGRITA’.

A quel punto ho sentito FORTE l’impulso di parlare, DOVEVO assolutamente in quel contesto dire a Federico una cosa che da sempre pensavo ma per la quale MAI avevo trovato la situazione più adatta per dirgliela e così, con il cuore che mi batteva forte ho preso la parola e guardando Federico negli occhi ho iniziato a parlare:
“Ho da dire a Federico una cosa da tanto, tantissimo tempo, l’ho pensata da sempre ma mai gliel’ho detta…” e poi rivolta anche al resto del gruppo ho proseguito con una fortissima emozione che mi attraversava: “Federico per me è stato il primo uomo in assoluto che io ho amato ed è anche l’unico uomo che io ho conosciuto che è rimasto fermo nell’integrità della scelta fatta a quell’epoca di stare con un’altra donna, nonostante io l’abbia amato per anni e per anni l’abbia provocato in continuazione, fino a quando ho imparato a trasformare dentro di me il forte sentimento che per lui provavo.” Ora aggiungo: “è rimasto per lui un bene profondo che va al di là del tempo e dello spazio, al di là della vita e della morte.” E poi rivolta a Monica: “Vorrei fare il tratto di strada insieme a lui!”…nella più profonda accettazione che se Monica mi avesse risposto di no sarebbe comunque andato bene così!
A quel punto Elisa ha iniziato a parlare dicendo che anche lei aveva qualcosa da dire. Ha raccontato che già da quando Federico è arrivato a casa mia nel primo pomeriggio, lei ha avuto un sussulto; Federico assomiglia tantissimo a Carlo, un ragazzo di Bergamo che anch’io qualche volta ho visto (e confermo ciò che Elisa dice nella somiglianza con Federico). Elisa ha vissuto nei confronti di Carlo qualche anno fa una sorta di trasporto passionale e di anima che però è rimasto non agito se non attraverso la verbalizzazione dei sentimenti reciproci poiché Elisa, essendo sposata, sentiva forte dentro di sè il radicamento alla FEDELTA’ trasmessole dai suoi genitori e dalla sua famiglia. Io pensavo “che nobile sentimento la fedeltà” rivoltandolo immediatamente su me stessa e su ciò che ha fatto crollare la torre del mio matrimonio, la FEDELTA’ CONIUGALE.
E’ durato solo un attimo questo confronto, perché subito è passata un altro concetto: FEDELTA’ A ME STESSA ED ALLA MIA ANIMA ed in quello mi sono sentita completamente pulita, ho tradito mio marito per ritornare ad essere completamente fedele a me stessa ed alla mia integrità di donna e mi sono subito sentita IMMENSAMENTE ORGOGLIOSA di come sono:
- di quello che comunque mio padre mi ha trasmesso, cioè il RISPETTO profondo nei confronti della sua donna, di colui che sa fermarsi quando occorre e rimanere in silenzio ad aspettare, che non oltrepassa mai il limite del consentito anche quando ce ne sarebbero tutte le ragioni;
- di quello che comunque mia madre mi ha trasmesso ed è la DEVOZIONE che solo una madre può avere, quando sua figlia la rifiuta in modo totale, eppure lei rimane presente, in silenzio ad aspettare.

Anche la mia famiglia mi ha dato RADICI PROFONDE.

A quel punto Monica ha detto ad Elisa: “Se Carla sta con Federico significa che tu hai scelto ancora una volta la fedeltà” ed Elisa ha annuito dicendo, come fosse un’improvvisa illuminazione: “E’ vero!”.
A quel punto eravamo pronti, ci siamo spostati un pezzetto più indietro, proprio davanti al cimitero dell’Abbazia e camminando ancora a coppie, mano nella mano, stavolta gli uomini a destra e le donne a sinistra, siamo arrivati al portale costituito da due grossi cipressi, un maschio e una femmina, a destra il maschio, a sinistra la femmina, come in Chiesa, quando ci si sposa…

Monica ha dato un’ulteriore consegna: “Quando arrivate al portale, vi dovete fermare tra gli alberi, guardarvi negli occhi ed abbracciarvi cuore a cuore, poi iniziate il cammino verso la fontana…”
Monica ha parlato della scritta che c’era sul cancello del cimitero dandone una lettura in chiave interpretativa, ma ero agitatissima e non la ricordo per niente…mi sembra parlasse di case…
Partiamo, Monica e Fabrizio davanti, io e Federico al centro, Elisa e Filippo per ultimi.
Arrivati al portale, durante l’abbraccio, Federico mi ha stretto forte e mi ha detto nell’orecchio: “Grazie per le parole che hai detto, io comunque l’ho sempre saputo…” ed io gli ho risposto: “Si, ci ho solo messo 25 anni per dirtelo…” poi tenendoci per mano abbiamo imboccato il viale ed io ripensando agli anni trascorsi e rifacendo il conto ho precisato che erano esattamente 29…nel mese di luglio del 1979 (avevo 14 anni, una bimba)…così come due vecchi amici che sembrano non vedersi da anni abbiamo fatto un breve viaggio a ritroso nel tempo per rimettere a posto ciò che era rimasto in sospeso.
Io e Federico non abbiamo mai fatto l’amore però con lui ho scambiato il primo “bacio vero” poi lui mi aveva lasciata perché mi aveva detto che ero troppo piccola.
La prima volta che ho fatto l’amore con l’uomo che sarebbe poi diventato mio marito e padre dei miei due meravigliosi figli (Michele ed Elena) era il 03 agosto 1980 (vi parla questa data? A me tantissimo…28 anni dopo, è la stessa data dello spettacolo degli arcani al Lazzaretto di Salò )…a 15 anni ero ancora una bimba, avevo il cuore trafitto dal primo uomo che mi aveva respinta e fare l’amore mi faceva sentire così grande, così donna, così importante! …non importa se sul mio diario segreto scrivevo in maiuscolo “FARE L’AMORE? NO, NON FA PER ME…NON SONO PRONTA”.
Lui era suadente…ogni giorno un pezzetto…i suoi lunghi discorsi…lui sapeva dove voleva arrivare…io invece, stavo barattando la mia anima per briciole d’amore, ma questa è un’altra storia.
Ritorniamo a noi, all’Abbazia, al viale dei cipressi, alla fontana della Luna…siamo arrivati, Monica ci dice di bagnarci le mani con l’acqua e di scambiare con il nostro compagno una benedizione con dei tocchi reciproci sul viso ed il corpo con le mani bagnate.
E’ fatto, ci prendiamo tutti per la vita cingendoci in un nido accogliente, preghiamo….”Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra…”, un Padre Nostro, un’Ave Maria poi a me esce qualcosa così di getto: “Quando ero bambina e giocavo a guardia e ladri, per nascondermi mi arrampicavo sempre su un cipresso che ora non c’è più, perché quando hanno rifatto il lungolago a Gardone l’hanno tenuto a lungo con le radici scoperte ed è morto, vorrei pregare per lui…” è scoppiata una risata, cosa c’entrava il mio cipresso in quel momento Dio solo lo sa, eppure la mia bambina questa cosa la doveva assolutamente dire.
In quel momento ero una bimba e la risata mi ha fatto avvampare di vergogna per quello che stavo dicendo e non sono riuscita a dire più nessuna preghiera…è tutto ok…ritorna la donna; concludo dicendo: “mi hanno detto che quando in meditazione si visualizzano le radici di un albero che raggiungono l’acqua, significa che si è capaci di trarre il proprio nutrimento interiore…il cipresso ha un’unica radice lunga e profonda…la radice del mio cipresso raggiungeva e toccava l’acqua del lago sottostante la piazza”.
Poi Elisa ha aggiunto: “ora dobbiamo girare per mettere in moto l’energia del portale…come il giogo che ha visto Carla al Lazzaretto…tre giri lenti in senso orario”.
Missione compiuta, sono circa le 19.30 non è ancora il tramonto.



Ore 20.30
Io e Federico siamo alla Baia del Vento a mangiare una pizza, da Salò arrivano nuvole cariche di pioggia, scoppia un forte temporale con raffiche di vento molto forti.



Ore 22.00 circa
Federico mi sta riportando a casa, la strada passa davanti al Lazzaretto, poco distante, proprio al mulino, vediamo dei lampeggianti, sono i vigili del fuoco. “Caspita cosa sarà successo?” esclamo. Lentamente ci avviciniamo ed oltrepassiamo l’ostacolo. Sono esterefatta, davanti alla ruota (del mulino) si è sradicata una pianta grandissima, però è buio non si vede bene non riesco a capire di che pianta si tratta.


Lunedì 21 luglio 2008 ore 21.15 circa
Ho appena chiuso l’ufficio, ho fatto tardissimo perché volevo finire questo scritto, ma non sono riuscita, Elena (mia figlia) mi ha telefonato, è già arrivata a casa dal mare e mi aspetta, vado da lei. Ho bisogno però di sapere una cosa: “che pianta è caduta ieri al mulino?” E’ importante saperlo perché questa mattina mi è arrivata una mail di Gigi Capriolo, il notiziario n. 108 di Cosmos, in fondo, ma proprio in fondo Gigi descrive gli alberi del mese di agosto…che combinazione…leggete da voi…



Mail Gigi Capriolo 21.07.08

Per i Celti, l'albero protettore fino al 4 agosto è il Cipresso. Dal 5 fino al
> 13 è il Pioppo, dal 14 al 23 è il Cedro e dal 24 agosto al 2 settembre è il
> Pino.
> Il Cipresso rappresenta la Fedeltà.

....ora devo sapere che pianta è caduta davanti alla ruota…è troppo importante. Faccio “le Zette” (è una strada che si chiama così perché è tutta a tornanti), arrivo alla Conca, giro a destra verso Il mulino, il cuore mi batte per l’emozione, la vedo, la pianta è grande, una chioma maestosa, radici non molto profonde, è ancora lì per terra nel posteggio, tagliata a pezzi, agonizzante, completamente sradicata…”Che cavolo di pianta è?”
Non la riconosco proprio, mi frullano due nomi, ma non ne sono sicura. Mi fermo, prendo una foglia e corro a casa, provo a chiederlo a mia figlia, magari lei la riconosce.
Arrivo, guardiamo insieme il libro di scienze, parla solo di forme, concordiamo che è cuoriforme. Andiamo al PC…google…immagini…digitiamo il primo nome dei due che ho pensato: betulla, Elena fra parentesi scrive (foglia). Subito appare l’immagine, ma non è la betulla, la foglia è molto più regolare, non così frastagliata.
Proviamo il secondo: pioppo (foglia). Appare l’immagine: è lui, l’abbiamo trovato. Il cuore mi batte di nuovo all’impazzata, devo rileggere la mail di Gigi, apro la posta, giù con il mouse fino in fondo, fino agli alberi: DA NON CREDERE…leggetelo voi…

Per i Celti, l'albero protettore fino al 4 agosto è il Cipresso. Dal 5 fino al
> 13 è il Pioppo, dal 14 al 23 è il Cedro e dal 24 agosto al 2 settembre è il
> Pino.
> Il Cipresso rappresenta la Fedeltà.
> Forte, muscoloso, adattabile, il nativo prende ciò che la vita ha da dargli, è
> contento, ottimista, sempre in cerca di soldi e riconoscimenti, odia la
> solitudine, ma è appassionato in amore e mai soddisfatto, è fedele di indole,
> ma insubordinato, pedante e spensierato.
> Il Pioppo rappresenta l¹Incertezza.
> Appare decorativo, non molto fiducioso in se stesso, è coraggioso solo se
> necessario, necessita di benevolenza e un intorno piacevole, è molto pignolo,
> spesso da solo; ha una grande vitalità, natura artistica, è un buon
> organizzatore, ama la filosofia; affidabile in ogni situazione e prende molto
> sul serio le proprie relazioni.
> Il Cedro rappresenta la Confidenza.
> Il nativo è di rara bellezza, ama la lussuria; è sempre in salute, accomodante
> e timido, tende a guardare con disprezzo gli altri perché è convinto di se
> stesso, determinato, impaziente, ama impressionare gli altri; ha molte doti, è
> industrioso, sa prendere rapidamente le decisioni, ha un sano ottimismo, e
> aspetta l¹unico vero amore.
> Il Pino rappresenta il Dettaglio.
> Ama la compagnia, è molto robusto, sa come rendere la vita comoda, anche se
> molto attiva, naturale, è un buon compagno anche se non sempre un amico,
> s¹innamora facilmente, ma la sua passione si spegne velocemente; interrompe
> facilmente quello che fa ed ogni cosa lo delude, finchè trova il suo ideale; è
> fidato e pratico.

L’INCERTEZZA E’ STATA SRADICATA…non male come lavoro energetico!
Il portale è aperto, il collegamento attivato.
Grazie a tutti dal cuore, soprattutto a Giacomo, il nostro PONTE, lui con la sua morte ci ha aperto la strada…Filippo ieri sera ha visto un arcobaleno…Giacomo ci ha guidati tutti quanti…dall’aldilà.

LA SUA ANIMA AVEVA UN COMPITO GRANDE, MERITA TUTTO L’ONORE POSSIBILE. NAMASTE’.

Carla

15.07.2008 Elisa SMS ore 12.03
Ho la sensazione ke il femminile stagnante e rosicato della geografia del lago possa essere guarito facendo FLUIRE LA DEVOZIONE. Devozione l’energia femminile da IMPERSONARE. Ho avuto una forte conferma da Monica, fare fluire la DEVOZIONE

15.07.2008 SMS a Elisa 12.59
Questo SMS mi è stato mandato da Erica il giorno dopo la PMT al Lazzaretto, ho aggiunto solo la parola devozione. Devozione=forte sentimento di amore provato dall’essere umano verso Dio che può manifestarsi sul piano fisico con esperienze di tipo mistico o estatico… La Madonna del Rio non tarderà a dimostrare la sua opera. Devozione-Fede-Fiducia e la connessione terra-cielo sarà ripristinata anche con l’aiuto di 133 cipressi 1+3+3=7. BACI…il numero 7 è il compimento di un ciclo.

15.07.2008 S SMS ore 14.27
Devozione per me è amore costante con dedizione.


25.07.08 DEVOZIONE= FEDE-FIDUCIA-FEDELTA’ (LE 3F) ripristinata il 20.07.08 all’Abbazia



20.07.08 sms a Monica, Elisa, Filippo, Fabrizio ore 22.55
Grazie, dal mio cuore alto, per quello che oggi è avvenuto. Un abbraccio grandissimo

20.07.08 sms a Gaia ore 23.05
Tutto è in un ordine divino di perfezione. Love love love, in alto i nostri cuori…

20.07.08 sms di Filippo ore 22.58
Riposa serena, la Grazia fluisce copiosa per Amore. Gesù, con la sua Mamma, gioisce.

21.07.08 sms di Elisa ore 09.13
Grazie a te Carla, sei davvero una persona Splendida.

21.07.08 sms di Fabrizio ore 09.25
Grazie a te per la presenza, la pazienza, l’amore che mi hai donato…e per le tue radici salde…e per tutto quello che vorrei dirti che le parole non sanno trasmettere. Tvb

21.07.08 sms di Gaia ore 16.14
Ieri tipo tromba d’aria verso Portese…bene! Ha attivato l’uscita. Nella perfezione gioiosa. Gaia

21.07.08 sms a Gaia ore 16.34
Sradicata una pianta davanti alla ruota del mulino…no comment. Fatto un lavoro grande all’Abbazia ieri con Monica, appena finisco di scriverlo ti mando mail. Love

21.07.08 sms di Monica ore 17.45
Cara Carla grazie a te, a voi per ogni cosa. Grazie per la tua grande consapevole dolcezza e per l’ospitalità. Grazie…continuiamo insieme…, con amore grande.

Il compito non è ancora concluso, il cerchio si chiude il 08.08.08 con "la Meditazione per il Lazzaretto (che è in noi)"

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