sabato 6 novembre 2010

Le emozioni come frequenze e vibrazioni

Immaginiamo il nostro universo come una grande radio in grado di codificare tutte le frequenze esistenti. Le bande di frequenza possono essere paragonate alle dimensioni, tutte esistono contemporaneamente eppure noi siamo in grado di sintonizzarci solamente su una alla volta. Non solo, ogni banda ha una sua frequenza o vibrazione. Le emozioni come frequenze portanti per identificare le dimensioni, possono essere classificate nel modo seguente; vengono chiamate anche EMOZIONI CHIAVE poiché una volta identificate è facile capire in quale dimensione ci troviamo:

Odio                                              = 1° dimensione
Vendetta                                        = 2° dimensione
Paura/Aggressività/Malattia           = 3° dimensione
Bene/Male                                     = 4° dimensione
Assenza di giudizio/Amore incond. = 5° dimensione
Passaggio dall’IO al NOI                 = 6° dimensione
Ritorno all’UNO                              = 7° dimensione


Le prime 4 rappresentano la dimensione umana nella quale normalmente gli uomini rimangono intrappolati oscillando alternativamente dall’una all’altra e sono circoscritte dallo spazio e dal tempo; viaggiano in maniera lineare identificandosi in passato/presente/futuro (potremmo anche identificarle con vita/morte/rinascita).




Dalla 5° dimensione e oltre si annulla lo spazio ed il tempo per cui, vibrando in quella frequenza, si può avere anche la percezione di altre vite (passate o future) pur mantenendo la coscienza della propria vita attuale, è lo stato di coscienza che viviamo normalmente quando siamo fra la veglia e il sonno.

La quinta dimensione
dà all’uomo la libertà di svincolarsi dalla traiettoria fissata dalle proprie scelte per vivere le infinite vite possibili.

La CHIAVE per uscire dalla trappola di 4° dimensione è quella di SCEGLIERE consapevolmente di rimanere sintonizzati sulla frequenza dell’amore incondizionato (senza giudizio=5° dimensione).
Questa scelta crea un PONTE che permette anche ad altre persone che ancora vivono nella polarità (IO/separazione) di andare oltre nell’esperienza umana e di accedere ad un piano di coscienza superiore ovvero di percepire la propria anima (NOI/unità) sentendosi parte di qualcosa di più grande; questo tipo di lavoro “àncora” l’anima nel corpo fisico e crea un passaggio/canale di luce verso le dimensioni superiori.
Andando ancora oltre nell’esperienza possiamo arrivare ad avere la percezione del nostro Spirito (UNO/Corpo di Luce) in 7° dimensione dove siamo UNO con il Creatore e tutto Ciò che E’.
In quest’ottica il corpo fisico è definito “vascello terrestre” ossia il mezzo con cui la nostra anima o il nostro Spirito si muovono nella materia, averne la consapevolezza non è cosa da poco. Entrando in 5° dimensione e permettendo all’anima di ancorarsi nel corpo fisico si crea nel corpo stesso un cambio di polarità: si permette all’anima e non più all’ego di prendere il comando del vascello terrestre, l’ego non viene annientato (poiché per vivere in 3° e 4° dimensione è assolutamente necessario averlo ancora) ma posto al servizio dell’anima; in questo modo stiamo rispondendo correttamente al nostro progetto Divino.

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